SE USCENDO DALLO STUDIO DEL DR DEL NEVO
“Se appena esci dallo studio del dr Del Nevo e trovi la tua macchina strisciata, stai sicuro che da qualche parte troverai una nuova macchiolina”.
Questa – strampalata –
affermazione trovata sul web mi da l’occasione di precisare con quale
significato è utilizzato il termine EMOZIONALE a proposito della terapia della
vitiligine. Naturalmente l’autore non ha la minima cognizione sulla TEV, ma so
per esperienza che la maggior parte della gente fraintende il termine EMOZIONALE
(ma per fortuna si astiene dal fare affermazioni tanto perentorie quanto
infondate).
EMOZIONALE. I termini
linguistici hanno sempre una corrispondenza profonda con l’esistenza. E’ importante
comprendere che tale termine riguarda qualcosa che fa muovere, quindi funzionare,
la persona; infatti deriva dal latino MOVEO (muovere).
Cosa succede nella
pratica? Ogni emozione corrisponde ad un flusso: la rabbia muove pensieri
aggressivi e offuscati, aumenta la circolazione, crea tensione muscolare,
produce adrenalina, alza la pressione ecc.. tutto l’organismo orchestrato da un
emozione! Tuttavia, per la maggior parte del tempo ognuno di noi vive in uno
stato emotivo che potremmo definire a bassa intensità, che permette una
appropriata normalità fisiologica e un’efficiente attività razionale. Ora,
legare le macchie allo stato emozionale crea un problema: le emozioni forti
sono per lo più qualcosa di passeggero, mentre le macchie sono stabili,
permanenti, persino insensibili ai picchi emozionali che talvolta accadono.
Come si spiega allora la relazione tra emozionale e vitiligine?
E’ semplice. Occorre
imparare a distinguere tra EMOTIVO ed EMOZIONALE.
Mentre EMOTIVO è riferito
ai fenomeni appena esemplificati, ossia la risposta reattiva a occasionali sollecitazioni interne o ambientali,
EMOZIONALE è qualcosa di completamente diverso. Esso rimanda all’organizzazione
complessiva e complessa, attraverso la quale l’individuo costruisce e mantiene
le proprie credenze, organizza la sua personale visione del mondo, caratterizza
l’inclinazione delle reazioni agli stimoli, colloca il valore della propria
persona in relazione al valore di quelle altrui… Insomma, potremmo sintetizzare
EMOZIONALE come il meccanismo con il quale la persona produce permanentemente
la propria esistenza, anche quella fisiologica.
E’ bene sottolineare che
questo complesso meccanismo si è formato e sviluppato nel 90% durante le fasi
di formazione della persona precedenti alla comparsa dell’IO(psichico): per
questo motivo esso è inconscio e ne vediamo solo le manifestazioni
superficiali, quelle per le quali diciamo che ognuno di noi possiede un
“carattere” e persino un “destino”, ma anche una postura, un colorito tipico
della pelle.
INCONSCIENZA e PERMANENZA
sono le due parole chiave per spiegare il nesso tra EMOZIONALE e vitiligine.
Chiunque abbia studiato
anche solo un po’ di psicologia, sa bene che SOLO un contenuto psichico rimosso
(caduto del subconscio) può esprimersi mediante un alterazione organica (la cd
nevrosi d’organo).
Ora, il complesso
EMOZIONALE della persona, oltre ad essere inconscio- formatosi in fasi pre-IO,-
è anche PERMANENTE in quanto corrisponde al modo, programma, con il quale funziona
la persona: cellule, sistema nervoso, fisiologia e sistema EMOZIONALE possono
essere inquadrati nelle relazione hardware/software,
ossia macchina/funzionamento, e non
possono essere scissi se non in teoria.
Rimanendo in questa
metafora, se il programma col il quel visualizzo le schermate del mio computer
ha delle carenze, quando queste si manifesteranno sullo schermo appariranno
difformità grafiche, linee, distorsioni.
Nella biologia umana esse
sono le macchie di vitiligine, errori, limiti, incapacità del programma
(emozionale) che emergono con alterazioni della funzionalità della pelle.
Questa alterazione è permanente, persino
progressiva, fin quando non interviene un evento di correzione
(riprogrammazione) che riporti il sistema al corretto funzionamento.
La Terapia Emozionale
della Vitiligine è la strategia messa a punto per questo fine.
LDN
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